Top Gun e Mamma: Donna Pilota di Caccia Militari Col. Ilaria Ragona [Female Eurofighter Pilot]

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Published 2024-03-27
Ilaria Ragona: pilota di caccia militari - Unomattina - 13/02/2024
Daniela Ferolla intervista il tenente colonnello Aeronautica Militare Ilaria Ragona.

Top Gun e mamma, Ilaria Ragona la prima donna a comandare un gruppo di Eurofighter: «Io in volo oltre i limiti»
«Mamma, brava!». Leonardo la vede in tv. Un servizio al tg parla di lei, la prima donna a ricevere la decorazione all’Ordine militare d’Italia. Ilaria Ragona, 40 anni, tenente colonnello, pilota di caccia. La sua mamma. Lui si gira a guardarla, le sorride contento, anche se ha solo quattro anni capisce di avere una mamma speciale. Guida gli Eurofighter F2000 che l’Aeronautica militare utilizza per la difesa degli spazi aerei nazionali e della Nato. Ha avuto il comando di un gruppo di caccia, la prima donna pilota a ricoprire questo incarico. L’altro giorno era al Quirinale per la cerimonia di consegna della decorazione e poi in televisione.
Cosa rappresenta per lei questo traguardo?
«Un bellissimo riconoscimento a tutti i sacrifici e all’impegno che sono riuscita a mettere nel mio lavoro. Ma anche un riconoscimento a tutte le persone che mi hanno aiutata, come in una squadra, a raggiungere questi obiettivi»

Lei presta servizio presso il 37° Stormo di Trapani dove ha ricoperto incarichi di responsabilità, tra cui il Comando del 18° Gruppo Volo e successivamente quello di Capo Ufficio Operazioni del 37° Stormo. Una donna che dà ordini ad altri piloti militari. Era mai successo prima? E come è andata?
«Sono stata la prima donna ad essere comandante di un gruppo caccia. Devo dire che non ho visto differenze rispetto a quello che avevo già vissuto e che era successo negli anni precedenti con colleghi maschi. Ho visto tanta voglia di includermi e di seguirmi. Questo mi ha permesso di lavorare tranquillamente, e di cercare con serenità di fare il mio meglio come comandante»

Come pilota militare ha effettuato numerose missioni sia in campo nazionale che Nato. Quale è stata più impegnativa?
«Nel 2018 sono stata impiegata come pilota militare nell’ambito dell’operazione Nato in Estonia. Periodicamente l’Aeronautica Militare fornisce il servizio di controllo dello spazio aereo estone. Quella missione mi ha portato ad avere il riconoscimento della medaglia dell’Ordine militare d’Italia».
È arrivata prima la passione per il volo o quella per la divisa?
«Prima la passione per il volo. Da bambina, a Maserà di Padova, il mio paese, guardavo gli aerei militari passare e ne ero affascinata. Da grande voglio fare il pilota, pensavo, e guidare quegli aerei lì. A quel tempo le forze armate non erano ancora aperte alle donne, speravo che prima o poi sarebbe successo. Per inseguire quel sogno ho frequentato l’Istituto tecnico aeronautico, eravamo solo due o tre ragazze. Finite le scuole superiori, nel 2002, ho superato il concorso per entrare in Accademia Aeronautica, a Pozzuoli».

E dopo l’Accademia?
«Ho proseguito il percorso di formazione negli Stati Uniti dove ho conseguito il brevetto di pilota militare. Poi a Grosseto ho fatto l’addestramento per pilotare il caccia Eurofighter F-2000. E per poco meno di dieci anni sono stata in servizio a Trapani, dove ho rivestito anche ruoli di comando».

Pilotare un caccia richiede uno sforzo anche dal punto di vista fisico?
«L’unica cosa che serve, sia a uomini che a donne, è la forza per resistere all’accelerazione dell’aeroplano. Ci si allena a questo tipo di resistenza, ma è comunque uno sforzo sostenibile per il fisico di una donna. Poi serve molta concentrazione, ma con l’addestramento si abitua la mente a ragionare per far fronte agli eventi in pochi secondi e in sicurezza».

Si è mai trovata in situazioni di pericolo?
«No, ma capitano situazioni di tensione in cui siamo messi alla prova. Il percorso di addestramento è lungo e impegnativo, dura una decina di anni, e ci costringe a imparare a gestire qualsiasi imprevisto. Ai simulatori poi ripassiamo con regolarità come affrontare situazioni di emergenza».

Quante donne in Italia pilotano gli Eurofighter? E quante sono in Aeronautica Militare?
«In tutto siamo cinque a pilotare gli Eurofighter, nell’Aeronautica Militare il personale femminile è tra il 6 e il 7 per cento. Ma dal 2000 ad oggi siamo molto cresciute e continueremo a farlo. È solo questione di tempo, arriveremo ad essere ben più numerose».

Continue in comments below:

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All Comments (21)
  • tutti quelli che commentano negativamente questa donna non hanno manco la decima parte delle palle di questo bravo comandante di caccia.
  • @pascaliz85
    A parte che non è colonnello ma tenente colonnello ma comunque nelle forze armate, a dispetto di quando si dice nei commenti che leggo, non c'è mai stato nessun ostacolo né pregiudizio verso le donne in carriera anzi, vedi astro Samantha Cristoforetti ❤. A fatto carriera e ha avuto riconoscimenti e soddisfazioni solo grazie al suo duro lavoro e determinazione. 😊
  • @user-qk1mr5fi5h
    Complimenti Colonnello dal primo Comandante del ricostituito18° Gr 1984/1985. Intervista molto professional, i migliori auguri per un brillante futuro Buona Pasqua Ex Veltro 1
  • @Pungaz009
    Io è da quando ho 6 anni che lo sogno e un giorno ce la farò
  • I love aviation and I celebrate her becoming a fighter pilot. But I also celebrate the bueautiful host of this TV show.
  • @aviatrix9924
    Continue From Above: Lei è anche mamma. «Ho un figlio di quasi quattro anni, Leonardo. Sa che la mamma vola e guida gli aerei, mi vede uscire in divisa ma per lui è la normalità. L’altro giorno mi ha vista in tv, subito dopo la cerimonia al Quirinale, è stato molto contento». Le capita di stare a lungo lontano da casa? «Può capitare, ma ci si organizza. Mio marito fa il mio stesso lavoro, è più facile per una donna avere accanto una persona che capisce cosa stai facendo. Da quando c’è Leonardo, abbiamo fatto in modo di alternare i periodi di assenza». Qual è stata finora la più grande soddisfazione? «Tantissime, dal momento in cui sono entrata in Accademia fino alla decorazione ricevuta al Quirinale. Ero incredula quando mi hanno comunicato che avrei ricevuto l’onorificenza. Ho sempre fatto il mio lavoro nel migliore dei modi, senza pensare ai riconoscimenti. Ma fa molto piacere che qualcuno riconosca l’impegno costato molti sacrifici. Tra le grandi soddisfazione, c’è anche essere riuscita a guidare il gruppo volo di Trapani che è numeroso, e aver portato via anche un briciolo di ricordi, stima e apprezzamento di chi ha lavorato al mio fianco».
  • @guidomvg9139
    Orgogliosi che ci siano persone in gamba come questa pilota
  • Complimenti Comandante ! Sicuramente è stata dura superare la selezione severa per pilota . Tanti auguri.
  • @stefanschutz5166
    Very sympathetic, modest flier, unlike the loud woman who interviews her.
  • @nautilus7463
    uno dei miei amici è figlio di un pilota di linea e una assistente di volo. E' cresciuto con la tata, famiglia ricca, all'apparenza felice. Bene, io essendo suo amico da quando avevamo 6 anni so la verità della bella apparenza del tutto bello!! invidiava in modo benevolo noi compagni di classe che fuori ad attenderci avevamo o la mamma o il papà, lui aveva la tata. I genitori non li ha conosciuti, al punto che quando li ha persi mi disse "alla fine non li conoscevo". Nella crescita verso i 18 anni non sentiva nessuna figura paterna o materna, al punto di non chiedere neanche loro parere o ascoltarli, alla fine chi erano? La crisi la ebbe quando morì la tata e non la madre!! Però il padre aveva la Maserati, la mamma viaggiava, palestra, cene ..... Un mondo perfetto, i genitori dicevano "riusciamo a fare tutto".......... peccato hanno fallito miseramente nel mestiere più difficile al mondo, il genitore. Enzo Ferrari se un pilota aveva un figlio non lo voleva più, perchè? era scemo? no, perchè se hai un figlio certi rischi almeno che non sei "folle" non li prendi più. Inoltre per precisare Top Gun è una scuola non un titolo che dice che sei il migliore. Quindi dire Top Gun e mamma è di logica errato
  • @nautilus7463
    devo dire che questa epoca è triste per le donne, perchè hanno iniziato una guerra stupida che in realtà porta problemi sociali enormi e di cui si vede ormai l'effetto. Premessa la donna ha stessi diritti e doveri di un uomo, ma siamo di fatto e per fortuna diversi. L'emancipazione è la libertà da restrizioni e vale per il genere umano. L'emancipazione ti toglie restrizioni ti consente di decidere, non di essere tutto nello stesso momento, e vale per l'uomo e la donna. Esempio un uomo che fa il marittimo, 8 mesi in mare e 4 a casa secondo me non dovrebbe sposarsi (cosa che ho fatto io finchè ho navigato) perchè? semplice sarà ottimo marittimo ma non un buon padre e marito. Anche se la qualità dei 4 mesi (non continuativi) è ottima non si può ricoprire il ruolo a dovere. Questa è emancipazione, scegliere cosa essere. Applicata alla donna sarebbe vuoi fare l'astronauta? ok se hai le qualità DEVI poterlo fare, ma sapendo che non puoi essere perfetta in altri ruoli. Se l'emancipazione per le donne è girare in perizoma alle 2 di mattina alla stazione termini e tutti devono non guardare, o fare apprezzamenti beh! quella è follia. Pensare di poter essere madri stando fuori casa ricoprendo ruoli impegnativi e magari sposate ad un uomo altrettanto impegnato, i figli chi li cresce? per funzionare dovresti avere marito casalingo, perchè no? Questo squilibrio sta generando problemi seri, compreso femminicidi, perchè questi ragazzi vengono generati ma non formati, perchè di fatto non hanno più figure genitoriali autorevoli. La prima a volare in solitaria sull oceano fu una donna e non era l'altro ieri, quindi questo video è di una tristezza unica, perchè offende donne di altre epoche che invece erano emancipate, cioè fecero una scelta e fecero cose spettacolari. Inoltre se questa donna fa la pilota non è stata esaminata e apprezzata e promossa da uomini? dov'è l'ostacolo?
  • @blumax68
    finchè non si va in guerra è tutto bello
  • @user-hk6rb5ri2f
    Servizio di una tristezza unica, degno della TV di Stato. Quel dare del tu poi , molto irritante.